venerdì 15 aprile 2011

“Non giudicate secondo le apparenze, ma giudicate con giusto giudizio!” (Giovanni 7,24)



Molte volte,(forse per comodità) citando i versetti che avvalorano il nostro pensiero diciamo è scritto “non giudicare” quindi, non ti permettere di dare alcun giudizio nei miei confronti.
Ma è proprio vero..le cose stanno veramente così ?
In base alla Parola di Dio, appare chiaro che come credenti non solo possiamo giudicare, ma dobbiamo farlo! E se non lo sappiamo fare, nel modo che la scrittura ci indica siamo in grave pericolo!
In (1 Corinzi 5,3) vediamo che Paolo rimproverava molto severamente giudicando con autorità (pur non essendo presente) la Chiesa di Corinto perché non aveva saputo disciplinare un grave caso di fornicazione: “Orbene, io, assente col corpo ma presente con lo spirito, ho gia giudicato come se fossi presente colui che ha compiuto tale azione”.
Al (v. 6 ) Paolo ribadisce “..Non è una bella cosa il vostro vanto. Non sapete che un pò di lievito fa fermentare tutta la pasta?” e al (v.11 ) afferma in modo ancora più chiaro: “ .. Vi ho scritto di non mescolarvi con chi si dice fratello, ed è impudico o avaro o idolàtra o maldicente o ubriacone o ladro; con questi tali non dovete neanche mangiare insieme.” .
Quando il peccato, viene individuato nella nostra vita (sia personale che collettivo ) deve essere giudicato cioè valutato con obbiettività e poi allontanato.
Purtroppo in molte occasioni, davanti al peccato cerchiamo di fare finta di niente e per il nostro tornaconto personale, a volte citiamo la bibbia nel modo sbagliato, usando frasi del tipo “non possiamo giudicare, dobbiamo cercare di capire..nessuno è perfetto”.
Ma non tutti sono in grado di dare un giusto giudizio. In (1 Corinzi 2,14-15 ) vediamo che “L'uomo naturale però non comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito. L'uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno.” più avanti al (v. 16 ) paolo continua dicendo: “..Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.
Per poter discernere spiritualmente dobbiamo vivere nella coerenza cristiana. In Matteo 7,3 e 5 è scritto: “3Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?.. Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello.  
Chissà..forse è proprio questo uno dei motivi per cui a volte preferiamo non giudicare..per paura di essere a nostra volta giudicati.
Se il credente, non è in grado di discernere spiritualmente, prima o poi, senza rendersene conto cadrà inevitabilmente nel laccio di satana e se si tratta di un conduttore di Comunità, trascinerà con se, tutta la Comunità.
In questi ultimi tempi, in cui la corruzione è estrema ( non solo nel mondo) è più urgente che mai individuare il peccato ed estirparlo alla radice, per poterci così riavvicinare a Dio.
Come credenti, noi siamo “il sale della terra e la luce del mondo” (Matteo 5,13-14) e come tali dobbiamo dare sapore, risplendendo della luce di Dio!
Tornando al versetto iniziale, il nostro giudizio non può e non deve essere dato in base all’apparenza, ma su fatti concreti. Se non siamo in grado di dare un giusto giudizio in base alla parola Dio non saremo neppure in grado riconoscere i falsi profeti che sorgeranno tra noi. (Matteo 7,15 – 2 Corinzi 11,13 – 14)
Che il Signore ci dia la sensibilità di capire che per poter discernere spiritualmente è indispensabile vivere spiritualmente, nella Santificazione e Consacrazione personale

Umberto Amoroso

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