sabato 26 marzo 2011

APOSTOLI DEL SIGNORE

Per ciò che riguarda il ministero di apostolo, bisogna dire che l’apostolo è l’inviato, cioè colui che viene mandato dallo Spirito Santo a predicare la Parola di Dio ad un popolo.
Prendiamo per esempio i dodici discepoli di Gesù che furono da lui stabiliti apostoli e mandati da lui a predicare il Regno di Dio ad Israele.
Luca dice: In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore. (Luca 6,12-16); come potete vedere i dodici non si presero da loro stessi l’onore di essere chiamati apostoli, ma l’ebbero da Cristo Gesù. Notate anche che non tutti quelli che erano diventati discepoli di Gesù furono da lui costituiti apostoli perchè questo conferma che non tutti nella chiesa possono essere chiamati apostoli, ma solo coloro che hanno ricevuto questo ministero dal Signore. Gesù costituì i dodici apostoli per mandarli a predicare, e difatti li mandò a predicare il Regno di Dio con il potere e autorità di cacciare i demoni e di sanare qualunque malattia, potere che lui stesso diede loro, secondo quel che è scritto: Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demòni e di curare le malattie. (Luca 9,1).
Dopo che lo Spirito Santo discese sui discepoli il giorno della Pentecoste, vi furono altri uomini che furono stabiliti apostoli dal Signore, tra i quali Paolo e Barnaba. È scritto: C 'erano nella comunità di Antiochia profeti e dottori: Barnaba, Simeone soprannominato Niger, Lucio di Cirène, Manaèn, compagno d'infanzia di Erode tetrarca, e Saulo. Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li accomiatarono. Essi dunque, inviati dallo Spirito Santo, discesero a Selèucia e di qui salparono verso Cipro…” (Atti 13,1-4); notate che Paolo e Barnaba esercitavano già un ministero nella chiesa d’Antiochia, quello di dottore e questo è confermato anche dalla Scrittura che dice: Rimasero insieme un anno intero in quella comunità e istruirono molta gente; ad Antiochia per la prima volta i discepoli furono chiamati Cristiani. (Atti 11,26).
 Mentre essi stavano celebrando il culto del Signore e digiunando, lo Spirito Santo disse: «Riservate per me Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». (Atti 13,2); questo ordine fu rivolto a coloro che erano riuniti con Barnaba e Saulo, i quali obbedirono, appartandoli. Tra quei cinque ministri di Dio, lo Spirito Santo scelse solo Barnaba e Saulo per quella determinata opera, benchè fossero tutti e cinque ministri di Dio, e questo ci fa comprendere che il Signore opera le sue scelte secondo il consiglio della propria volontà, affidando a chi vuole lui una determinata opera da compiere.
Un’altra cosa che vorrei che notaste è che Barnaba e Saulo sono chiamati apostoli (secondo che è scritto: “Gli apostoli Barnaba e Paolo” [Atti 14,14]) proprio perchè essi furono mandati dallo Spirito Santo” (Atti 13,4) a predicare il Vangelo. Per ciò che concerne Paolo, bisogna dire che Gesù Cristo, quando tempo prima gli era apparso in visione mentre pregava nel tempio, gli aveva detto: Allora mi disse: Và, perché io ti manderò lontano, tra i pagani». (Atti 22,21); vi ricordo questo affinchè riconosciate che fu mentre Paolo era ad Antiochia che si adempirono queste parole che il Signore gli aveva rivolto tempo addietro, infatti il Signore mandò Paolo ai Gentili proprio mediante quella rivelazione data in Antiochia. Gli apostoli Paolo e Barnaba fondarono diverse chiese durante quel loro viaggio, molti furono salvati, molti furono battezzati con lo Spirito Santo e Dio rese testimonianza alla Parola della sua grazia, concedendo che per le loro mani si facessero segni e prodigi. Dopo molto tempo, essi tornarono ad Antiochia e Non appena furono arrivati, riunirono la comunità e riferirono tutto quello che Dio aveva compiuto per mezzo loro e come aveva aperto ai pagani la porta della fede. (Atti 14,27).
Questo viaggio di Paolo e Barnaba, così come ci è stato riferito da Luca, ci fa capire bene quale sia l’opera che compie un apostolo.
Tra gli altri apostoli menzionati dalla Scrittura vi sono pure Silvano e Timoteo che erano collaboratori di Paolo; che pure loro erano apostoli di Cristo, lo si capisce da queste parole di Paolo ai Tessalonicesi. Paolo, dopo aver detto all’inizio della sua prima epistola: Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi …” (1 Tess. 1,1), disse a quei credenti:E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo.…” (1 Tess. 2,6).
Paolo disse ai santi di Roma: Salutate Andronìco e Giunia, miei parenti e compagni di prigionia; sono degli apostoli insigni che erano in Cristo gia prima di me (Rom. 16,7), quindi anche questi due fratelli erano degli apostoli. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli... (1 Cor. 12,28), perciò noi dobbiamo riconoscere il ministerio di apostolo.
Termino di parlarvi di questo ministero, dicendovi che oggi come ci sono gli apostoli di Cristo così ci sono anche i falsi apostoli che si travestono da apostoli di Cristo. In seno alla chiesa di Corinto si erano insinuati dei falsi apostoli, infatti Paolo, scrivendo a quella chiesa, disse di costoro: Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. Ciò non fa meraviglia, perché anche satana si maschera da angelo di luce. Non è perciò gran cosa se anche i suoi ministri si mascherano da ministri di giustizia; ma la loro fine sarà secondo le loro opere.(2 Cor. 11,13-15). I falsi apostoli non sono dei ministri di Cristo, ma dei ministri di Satana, quindi odiano la giustizia; ma nonostante ciò, riescono a presentarsi ai fedeli come delle persone giuste perchè si travestono da servi di giustizia. Le loro opere però, essendo opere d’iniquità, testimoniano contro di loro; sappiate che questi falsi apostoli, quando vengono messi alla prova, vengono trovati mendaci e che il Signore renderà loro secondo le loro opere.
Umberto Amoroso

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