sabato 18 dicembre 2010

COLLABORATORI DI DIO - VANGELO PER OGNI GIORNO - Di +S.Ecc.Mons. Andrea GEMMA

"C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci (…) Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, finché ne vollero"

(Gv 6,9.11)

Il fatto che il contrappasso gaudioso delle beatitudini sia così poco evidente nella nostra vita terrena, costituisce un lamento per chi sembra rimproverare a Dio l’inadempienza delle sue promesse.
Noi abbiamo già accennato al fatto che il risvolto beatificante delle stesse beatitudini avrà il suo compimento nell’instaurazione definitiva del Regno dei cieli.
C’è tuttavia un’altra ragione su cui intendiamo qui soffermarci: Dio per arricchirci dei suoi doni, per trasformare in gioia le sofferenze degli uomini ha dimostrato e dimostra che esige la nostra collaborazione generosa.
Ciò è documentato dall’impegno che i discepoli di Gesù da sempre hanno profuso per alleviare le sofferenze dei fratelli, per diventare in certo qual senso mano provvidente per le più disparate categorie di sofferenti e di poveri.
È vero: Dio potrebbe da solo, ad esempio, sfamare tutto il mondo.
Vuole invece che il contadino metta in atto tutta la sua abilità perché il terreno renda al massimo e produca i suoi frutti.
Dio vuole soprattutto che la nostra generosa carità sia la dimostrazione evidente di quella Provvidenza divina che veste i gigli del campo e nutre gli uccelli del cielo (cf Mt 6,26 ss).
Si pensi alla innumere schiera dei santi della carità, si passino in rassegna le numerose istituzioni caritative sorte in nome della Chiesa, si pensi all’abnegazione con cui i missionari provvedono al bene spirituale e materiale delle popolazioni meno fortunate: ecco qui la realizzazione, non certo definitiva ed esaustiva, delle beatitudini.
Ognuno di noi è chiamato a questa collaborazione, almeno a quella da cui nessuno può esimersi: la collaborazione della incessante preghiera che implora da Dio il pane quotidiano per tutti.
Questo insegna Gesù quando dinanzi alle folle affamate dice ai suoi: “Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6,37).

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